Nel 1600, quando il concetto stesso di packaging non esisteva, impacchettare dei prodotti significava semplicemente avvolgerli in fogli di carta. Ovviamente il procedimento avveniva solo per i prodotti più preziosi in quanto anche la carta stessa era considerata ancora merce rara: vi si avvolgeva per esempio lo zucchero, prodotto nelle lontane Americhe e considerato un prodotto prezioso e raro.
Nonostante siano passati quattro secoli da allora ancora oggi è di uso comune l’espressione “color carta da zucchero”. Il color carta da zucchero è infatti una particolare tonalità di azzurro che prende il nome dalle carte usate in quei tempi proprio per impacchettare lo zucchero.
In origine la carta era utilizzata solo come materiale sul quale scrivere o imprimere caratteri da stampa e l’obiettivo principale dei produttori era ottenere un superficie omogenea e liscia, per consentire appunto una stampa migliore o una scrittura più fluida e leggibile.
Per realizzare la carta a quei tempi venivano usate materie prime povere, soprattutto stracci, che conferivano ai fogli finale varie macchie ed irregolarità.
Si iniziò quindi nel 1400 ad attuare i primi tentativi di colorazione con una tenue tinta celestina che consentiva di attenuare le irregolarità e nascondere le macchie.
Nei secoli XVI e XVII si “azzurrava” la carta con estratti vegetali come l’indaco, il guado e il campeggio. Successivamente vennero utilizzate sostanze minerali come il blu di Prussia e l’oltremare.
Dall’azzurraggio alla vera e propria colorazione della carta il passo fu breve: il primo colore che si diffuse è stato quindi l’azzurro. L’azzurro divenne sinonimo di pregio e le carte di quel colore venivano, come detto, utilizzate per impacchettare prodotti pregiati come lo zuccherro o il tabacco.
Con l’aumento esponenziale della diffusione della carta nel secolo XVIII aumentò anche la richiesta di coloranti che però avevano ancora una gamma cromatica alquanto ristretta.
Solo dal 1857, quando fu elaborata la mauveina (l’attuale fucsina) la situazione cambiò radicalmente: i nuovi coloranti organici sintetici divennero sempre più vari ed utilizzati e i vecchi coloranti naturali estratti da minerali e vegetali scomparvero progressivamente.
Quando oggi scegliamo una confezione o compriamo un vestito color carta da zucchero, forse non ci rendiamo conto che questo particolare colore è il primo colore utilizzato nel packaging e di conseguenza nel marketing e nella pubblicità.
È cominciato tutto con la carta da zucchero.
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