Prodotta a partire dal 1966 da Minolta, la Hi-Matic 7s è una delle fotocamere a telemetro più interessanti della sua generazione.
Oltre al caratteristico design che incorporava il mirino galileiano nel corpo macchina e consentiva appunto la messa a fuoco attraverso un telemetro, Minolta includeva in questa camera la possibilità di scattare in priorità di tempi o di diaframma, scegliendo gli altri parametri in maniera automatica, oppure di optare per una impostazione totalmente manuale dello scatto. Tutte cose che diamo largamente per scontate oggi, ma che nel 1966, in una camera così compatta, non lo erano per niente.
La serie Hi-Matic delle rangefinder di Minolta inizia nel 1962 con la prima Minolta Hi-Matic. Nel 1963 arriva la Hi-Matic 7 e nel 1966 la Hi-Matic 7s e la Hi-Matic 9. L’ultimo modello è la Hi-Matic 11 del 1969. Tra tutte queste varianti credo che la 7s sia la più interessante grazie al suo mix di funzionalità automatiche e caratteristiche tecniche di alto livello.

REGOLAZIONE AUTOMATICA (A) DEI TEMPI E DELL’APERTURA
La lente è una 45mm f/1.8 fissa, una focale che si adatta alla maggior parte degli usi con una apertura massima eccellente. È possibile montare filtri da 55mm e il sensore della luce è dietro ai filtri quindi non serve compensare nel caso si montino ND o altri filtri particolari. La lente Rokkor è davvero ottima per avere quasi sessanta anni, produce immagini nitide e contrastate e ha un buon trattamento contro i riflessi.
Questa camera, con questa lente, è perfetta per la street e travel photography.
È operabile nelle quattro modalità che ci si aspetterebbe da una camera di oggi: manuale, priorità di diaframma, priorità di tempo e completamente automatica. Gestisce nativamente pellicole con ISO da 25 fino a 800, quindi praticamente tutto quello che vi potrebbe venire in mente di usare.
La costruzione è eccelllente, è completamente in metallo e pesa non poco: 750 grammi. Presa in mano restituisce quella sicurezza che solo questo tipo di costruzione riesce a dare, un oggetto ben fatto e apparentemente indistruttibile.

LA REGOLAZIONE DEGLI ISO/ASA è NELLA PARTE INFERIORE DELLA LENTE
L’unico aspetto davvero negativo di questa camera è che utilizza, come molte fotocamere degli anni Sessanta e Settanta, le vecchie batterie al mercurio che funzionavano con un voltaggio molto particolare: 1,35V.
È possibile riadattare il voltaggio con una modifica ed utilizzare le normali batterie da 1,5V moderne, ma non è una cosa propriamente alla portata di tutti. In alternativa WeinCell produce un modello compatibile da 1,35V, ma è piuttosto costoso.
L’alternativa naturalmente è utilizzarla senza batteria, la camera scatterà senza problemi, in modalità completamente manuale.
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