Ho fondato e diretto per dodici anni uno dei più importanti siti italiani dedicati alla cultura pop, o meglio, alla cultura nerd. Durante quegli anni ho avuto modo di visitare tutti i principali eventi dedicati a quegli argomenti: fumetti, cinema, serie TV, libri, giochi da tavolo e di ruolo, tecnologia, videogame. Quando mi si chiede quale sia il mio evento preferito al mondo non ho dubbi: il New York Comic-Con.
Il mio amore per la convention della Grande Mela inizia una decina di anni fa, quando sono stato al mio primo NYCC, quello del 2015.
All’epoca ero già innamorato della città, come non esserlo, e cercavo di incastrare un viaggio a New York ogni anno fin dal 2011. Avevo sentito parlare del NYCC, ma non avevo mai avuto modo di andare nel periodo giusto, ne avevo il budget per permettermi un viaggio dedicato alla fiera e men che meno uno sponsor in grado di sostenere le spese necessarie.
Il Comic-Con di New York stava vivendo in quegli anni una crescita verticale: la prima edizione del 2006 era stata una scommessa per gli organizzatori di ReedPOP, società appena nata che negli anni metterà in piedi altri eventi incredibilmente di successo come la Star Wars Celebration, il Penny Arcade Expo (PAX), l’Emerald City Comic-Con di Seattle o l’MCM Comic Con di Londra.
All’epoca gli eventi dedicati alla cultura pop erano pochi e frequentati unicamente da ultra nerd appassionati, ma si stava assistendo ad una progressiva popolarizzazione della cultura nerd in tutto il mondo.
A New York si cercava di replicare il successo che stava avendo da anni il Comic-Con più famoso di tutti, quello di San Diego. Pur con organizzazioni differenti, si pensò che creare qualcosa di simile in una grande città come New York sarebbe stata un’idea vincente, e lo fu, fin da subito.
Si scelse come sede lo Javits Center, un centro fieristico sul fiume Hudson in piena Manhattan che in quegli anni stava subendo un costoso e ambizioso progetto di ristrutturazione e che diventerà poi di fatto uno dei centri più belli che io abbia mai visitato, con le sua incredibile struttura esterna completamente in vetro e i suoi giganteschi spazi interni.
La prima edizione, dicevo, fu un successo inaspettato. Si pensava sarebbe andata bene, c’erano Kevin Smith, Milla Jovovich e George R. R. Martin come ospiti principali, ma nessuno immaginava che lo Javits Center si sarebbe completamente riempito, tanto da richiedere l’intervento della polizia in più occasioni per controllare la folla in cerca di biglietti che si accalcava per tutto l’isolato.

Il Jacob Javits Convention Center di New York
Quella prima edizione del febbraio 2006 raccolse oltre trentamila visitatori, un numero incredibile se si pensa che il Comic-Con di San Diego ci ha messo venticinque anni per arrivare a cifre simili nel 1995 (l’SDCC è attivo dal 1970). Considerate che nello stesso anno l’SDCC staccò cinquantamila biglietti, se volete un confronto diretto. New York aveva voglia di cultura pop, e il NYCC era pronto a dargliela.
Nell’ottobre del 2006 lo Javits Center completò una prima fase di rinnovi che diedero al NYCC molto più spazio disponibile per la seconda edizione del febbraio 2007.
L’hype era alle stelle dopo il successo della prima edizione e l’ampliamento della sede: la seconda edizione fece salire i visitatori a 49 mila. La crescita è stata da allora inarrestabile, 64 mila nel 2008, 77 mila nel 2009, 95 mila nel 2010 e nel 2011 si raggiungono le 100 mila persone.
Non funziona così di solito per questo tipo di fiere o, per lo meno, non funzionava così per le fiere dedicate alla cultura pop nate negli anni Settanta o Ottanta, quando la nostra era un nicchia microscopica. Questo genere di eventi hanno tutti origini molto umili, pensiamo al nostro Lucca Comics o allo stesso San Diego Comic-Con, che hanno iniziato in spazi microscopici con qualche centinaio di appassionati e per decenni hanno visto arrivare solo qualche migliaio di visitatori.
Dal 2010 il NYCC si sposta in autunno, per evitare di sovrapporsi al C2E2, il Comic-Con di Chicago. Da allora si tiene ad inizio ottobre e l’idea è vincente perché quello è un periodo bellissimo per New York, fa ancora caldo, ma non troppo, e poi la città è animata dai preparativi per Halloween che si incastrano perfettamente con una fiera come il Comic-Con.
Negli anni il NYCC diventerà un punto di riferimento fondamentale per la cultura pop, a partire dal fumetto, con la sua incredibile Artist Alley (non dimentichiamo che Marvel e DC hanno le loro sedi proprio a New York) ma anche per il nascente mondo dello streaming. Netflix in particolare sceglie New York per presentare le sue nuove produzioni legate al mondo Marvel, creando un nuovo polo ad est dopo il dominio assoluto del San Diego Comic-Con nell’ambito Entertainment/Cinema grazie alla sua vicinanza ad Hollywood.
Oggi il NYCC è un evento gigantesco da 200 mila visitatori che dura quattro giorni, solitamente giovedì, venerdì, sabato e domenica. Inutile dire che vi consiglio di organizzare il vostro prossimo viaggio a New York in modo da includere una giornata al Comic-Con, magari il giovedì o il venerdì, quando la fiera è meno affollata ed è più facile godersela.
Ma che si fa al Comic-Con di New York? Intanto lo si visita ad occhi spalancati. È un carnevale di nostri simili, una delle migliori fiere al mondo per quanto riguarda il cosplaying, con alcuni dei migliori cosplayer del mondo che ti camminano di fianco lungo le grandi hall dello Javits Center. Il centro fieristico è ottimamente organizzato e da qualche anno comprende una grande nuova sezione con salette e teatri di ogni dimensione in cui vengono organizzati letteralmente centinaia di panel dedicati agli argomenti più disparati dove troverete ogni genere di autore, pensatore, creatore… che racconta la propria esperienza o presenta la sua ultima creazione.
Non mancano poi i grandi eventi dove i migliori autori salgono sul palco per presentare le ultime uscite. Dentro lo Javits Center trovano spazio ben due grandi palchi principali, il Main Stage e l’Empire Stage. Entrare non è facile, serve fare ore di coda, ma l’esperienza di vedere dal vivo ad esempio la presentazione della nuova stagione della propria serie preferita con tutti gli autori e attori presenti sul palco è davvero impagabile.
Impossibile non fare un giro nella famosissima Artist Alley, una sezione interamente dedicata agli artisti del mondo del fumetto americano e non, ognuno con il suo banchetto dedicato, dove è possibile farsi autografare la propria opera preferita o semplicemente scambiare due parole con alcuni dei migliori artisti al mondo.
Il NYCC ha poi una delle aree market ed espositive più belle del mondo, con letteralmente centinaia dei migliori negozi in circolazione che portano la loro selezione di oggetti legati alla cultura pop e, naturalmente, tutti i principali produttori e distributori che mostrano le loro novità in ambito entertainment, toys, fumetti, libri, etc. E poi ancora bellissime aree dedicate a verticalità poco coperte da altre fiere simili, come ad esempio quella dedicata agli art toys, o quella dedicata alle armi da LARP.
Spero di avervi incuriosito e magari di vedervi in giro per lo Javits Center il prossimo anno: sono certo che mi ringrazierete se per caso ci incontreremo. E non scordate di portarvi dietro la mia guida Nerdvana New York prima di partire per la Grande Mela 😉
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